la vita e le opere del celebre ed eccentrico pianista canadese. attraverso 32 brevi episodi, vediamo il suo percorso biografico e artistico. strutturato sul modello delle "variazioni goldberg" di bach, l'esecuzione che rese maggiormente famoso gould, il film è un intelligente miscuglio tra documentario e fiction, che non cede mai al rischio dell'agiografia né del bozzettismo.
 

 

un mosaico. un puzzle. piuttosto una catena di variazioni: le goldberg, trentadue per la precisione, quelle di j.s.bach, che segnarono l’esordio di gould come pianista e compositore.
trentadue capitoli, dal documentario alla finzione, dal disegno animato alle interviste.


ognuno di questi capitoli, diversi tra loro nella forma, racconta il percorso biografico ed artistico di gould, considerato uno dei più grandi pianisti del novecento: dai concerti al controverso ritiro da ogni esibizione in pubblico a metà degli anni sessanta in favore dell’attività di registrazione in studio, dalle sue ricerche sperimentali per la radio canadese, alle tante piccole eccentricità che l'hanno reso famoso al di là delle sue doti pianistiche.
nel film il suo alter ego è principalmente un attore (ma anche tre bambini di diversa età), gould non compare mai ma se ne ascoltano le esecuzioni.


tre elementi costituiscono l'ossatura del film: la musica, il grande nord e la radio, i tre grandi amori del musicista, ma non si trascura la sua eccentricità.


nel film il regista lascia libero lo spettatore, mostra, non dimostra. senza celebrazioni racconta; uno o trantadue spunti su cui riflettere e ascoltare la vita di un grande artista.

 

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